Gli errori commessi nella bergamasca, le zone rosse tardive, il collasso della sanità lombarda e le gravi responsabilità della politica… Conversazione con la giornalista Francesca Nava, autrice del libro inchiesta “Il focolaio. Da Bergamo al contagio nazionale”.
Con la ricercatrice in economia Marta Fana abbiamo parlato di smart working, diritto alla disconnessione, rider, braccianti, “Milano non si ferma” e l’attualità dello scontro di classe, ruolo dei sindacati, salari da fame, reddito di quarantena e blocco degli affitti.
Impressioni. L’esibizione milanese del 28 agosto – la prima data in un’arena dopo undici festival e un concerto di “riscaldamento” in un minuscolo locale londinese – è stata impeccabile. Scaletta (25 brani) e durata (circa due ore) più che soddisfacenti, nonostante l’assenza di alcuni classici (Somewhat Damaged, Burn e Reptile). Il pubblico è andato in visibilio per l’allestimento tecnologico del palco, anche se erano le braccia dei roadie a muovere pannelli e schermi led di ultima generazione dietro la band. I brani del nuovo album Hesitation Marks eseguiti dal vivo a Milano (Copy Of A, Come Back Haunted e Find My Way) non reggono il confronto neanche con la produzione più recente di Reznor, ma quest’aspetto non ha turbato più di tanto i fan accorsi da tutta Italia per il ritorno dei Nine Inch Nails dopo quattro anni di assenza dalle scene. Trent Reznor è apparso in ottima forma e molto soddisfatto. Non a caso, durante un momento di interazione col pubblico, ha candidamente esternato il suo disappunto per la scelta dei festival (“cosa stavo pensando quando ho accettato di farli?”). Il mio personale auspicio è che nelle scalette del prossimo tour europeo (primavera/estate 2014, così dicono i rumors) venga dato più spazio alle due pietre miliari dei Nine Inch Nails: The Downward Spiral e The Fragile.
P.s. Questo video in due parti è un’interessante sbirciata dietro le quinte del tour estivo. Un modo inusuale per comprendere la geniale meticolosità che Trent Reznor dedica all’ideazione e alla realizzazione dei suoi avveniristici concerti.